Baglio Spanò - Antiche Dimore di Sicilia

Posto bellissimo lontano dalla confusione, immerso in un’atmosfera d’altri tempi. E’ un baglio autentico, arredato con cura in ogni dettaglio. Buonissima la colazione nell’aranceto. Proprietario gentile e disponibile. È’ stata una bellissima sorpresa, ci torneremo sicuramente

Un paradiso immerso nella natura .. Un tipico baglio che fa rivivere le antiche tradizioni siciliane.. Tante salette relax arredate con gusto con oggetti particolari .. Camere molto belle e pulite .. Servizio eccellente... Consigliatissimo

Fine værelser, men der var alt for mange regler på stedet. I poolen skulle man have badehat på, der var flere døre der skulle være lukket frem til et bestemt tidspunkt, og bestemte måder de skulle lukkes på. Det var alt for besværligt til at det var hyggeligt. Vil ikke anbefale stedet til andre.

Scoperto per caso qualche anno fa, ci sono ritornato ogni volta che sono stato in Sicilia. Un posto meraviglioso immerso nella natura che sembra essere sospeso nel tempo e curato in ogni suo aspetto. Un sincero ringraziamento ai responsabili di questa struttura che ci offrono la possibilità di godere di un bene di inestimabile valore: la memoria del tempo.

Arriviamo al Baglio Spanó dopo aver percorso una trazzera immersa in una distesa di vigneti. La struttura sembra invero abbandonata e ci chiediamo se siamo nel posto giusto. Michela telefona al Baglio e dopo pochi secondi da una porta ad arco a lato da dove ci troviamo si staglia in controluce una figura “avuta avuta, sicca sicca” per dirla alla Camilleri. È Federico, cinquantino, proprietario della struttura, dal fare serio e interrogativo. Lo seguiamo ed entrando da quel lato da dove si era palesato, si apre un altro mondo. Sembra di essere dentro un racconto di Montalbano. Quella che un tempo fu una cantina ora è una zona living, gli arredi recuperati, le due vasche di fermentazione convertite in due bellissimi bagni e tre grossi tini e diversi attrezzi a vista a testimonianza della storia vinicola di questo luogo. Nel grande giardino a pianta quadrata si erge un agrumeto oltre ad una bella piscina raggiungibile salendo una scala con nove gradini. Il posto è semplicemente stupendo e di grande charme. Federico Montalto è discendente di una dinastia feudale, un marchesato, e infatti nei suoi modi di fare si avverte il DNA aristocratico. In questa breve parentesi trapanese abbiamo avuto il piacere di conoscerlo e apprezzarne il pensiero, l’educazione, la cura e la premura che riserva ai suoi ospiti. Si respira un’aria d’altri tempi e siamo riusciti per un paio di giorni a lasciarci alle spalle i ritmi frenetici e le brutture della vita alle quali purtroppo siamo abituati. Abbiamo avuto anche l’occasione di cenare in struttura nella quiete del giardino. Lea, giovane, gentile e preparata collaboratrice di Federico, ha preparato antipasti di terra, busiata alla trapanese e uno spada con pomodori capperi e olive per uno straordinario effluvio di profumi ed esplosione di sapori. Che abbiamo trovato anche nel momento del mattino, rapiti dalla marmellata d’arance assolutamente strepitosa e da una offerta di grande qualità. Piccole grandi magie al Baglio Spanò.

Ottima colazione dolce nell'agrumeto dell'agriturismo, strepitosa la marmellata di arance fatta da loro! Gentilissimo il proprietario Federico che ci ha consigliato i luoghi tattici da vedere. Buonissima la cena preparata per noi la sera del nostro arrivo in struttura! Ottima posizione, peccato per la strada sconnessa, ma questo non dipende dall' hotel. Consiglio!

Non ci sono parole per descrivere la sensazione che si ha nel raggiungere questo baglio. È una catapulta spazio-temporale, qui il tempo si è fermato ai primi anni del 1800. Il proprietario ci ha accolti presentandoci con cura e attenzione la sua dimora come solo un buon padrone di casa sa fare. Un posto da intenditori, se amate la frenesia tipica dei tempi moderni… lasciate perdere questo posto, non fa per voi.

Una piacevole scoperta, un posto d'altri tempi. Siamo stati accolti con professionalità e cortesia. Per poi scoprire durante il soggiorno delle persone fantastiche. Tutto è curato nei dettagli, la pulizia eccellente. I particolari mozzafiato. Per non parlare della qualità e genuinità dei piatti preparati appositamente per noi. Ritorneremo sicuramente.

In 11 anni di viaggi intorno al mondo è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Inizio con ordine: Prenoto al telefono e mi viene detto che non posso pranzare presso la struttura perché non c’è il servizio ma posso comprare del cibo freddo e consumarlo li. Arrivo al baglio e una gentilissima ragazza invece vedendo mio figlio di un mese mi dice che è possibile e che mi organizzerà qualcosa lei stessa. Lo stesso dicasi per la camera che la ragazza prontamente mi consegna prima dell’orario stabilito visto il caldo e che invece al Telefono non era stata accettata come richiesta. Lei e la Signora Maria che serve la colazione sono il vero valore aggiunto della struttura. Arriva il proprietario, tale Federico, che si comporta come quei parenti che devono ospitare i cugini lontani con un nemmeno tanto celato fastidio nel farlo e comincia a dare una serie di regole che comprendono anche l’impossibilità di avvicinare la macchina per lo scarico bagagli ( cosa che ripeterà in mia presenza davanti un’altra coppia di campani colpevoli secondo lui di avere “troppi bagagli”), chiudere la tenda, accostare la finestra e togliere le ciabatte due scalini in giù invece che in su rispetto alla piscina. Fino a qui ci rido anche su. L’area piscina è infestata dai tafani e dalle api e per accedervi devi sempre passare dallo sguardo attento di Federico che prontamente chiude la porta di accesso quando secondo lui fa troppo caldo per andare a farsi il bagno o semplicemente quando pensa che debba stare chiusa. Come ho detto arrivo con mio figlio di un mese, avendo scelto appositamente una struttura tranquilla e lontana dal caos per passare la nostra prima gita fuori porta (con 330 euro per due notti qualcosa si trova, perché il proprietario forse dimentica che siamo ospiti si ma “paganti”). La cena, da pagare solo in contanti (in Italia ormai le tasse le paghiamo solo in 4 gatti), è fissa alle 21, orario di poppata di mio figlio, il quale, forse per la luce sparata addosso o gli insetti o forse semplicemente perché è un neonato, non ne vuole sapere di calmarsi e mi costringe a lasciare il mio piatto e salire in camera. Il proprietario si rivolge a mio marito rimasto giù per finire dicendo: sua moglie non sa allattare e mangiare insieme? Il giorno dopo mi incontra alle 16 nell’area accesso piscina ovviamente chiusa e mi fa -guardando mio figlio che dorme in braccio-: ma non era meglio che restavate a casa? ho cercato, per distinguermi, di rispondere con ironia. lo racconto agli altri ospiti e mj dicono che a uno di loro ha detto a cena che mangiava “come un muratore.” Il Grave è che non lo aveva mai visto prima. Potrei andare avanti ancora ma e' inutile. il tutto si chiude con lo stesso che un’ora prima del checkout mi bussa per pagare perché deve uscire altrimenti avrei dovuto aspettare io lui per un’ora ( follia ). A parte il soggetto che sconosce la differenza tra ospiti, clienti, amici e conoscenti (ahimè io ero solo una cliente senza possibilità di prend